martedì 28 agosto 2018

EXPEDITIONS VIKING: le mie prime impressioni



Cari vichinghi e care vichinghe, questa che andrete a leggere è una via di mezzo tra la recensione e le mie prime impressioni a caldo.

Su questo videogioco ho "appena" sulle 30 ore di gioco e mi sentivo in dovere di scrivere due righe al riguardo.
Sviluppato dalla Logic Artists, questo videogame ci mette a capo di un clan vichingo. E, quando dico a capo, dico letteralmente. Sì perchè non ci dovrà occupare solo delle quest o relative side-quest, ma proprio all'intero villaggio.
Dovremmo trovare provviste per far crescere e migliorare la nostra "casa" e, nel frattempo, dovremmo anche occuparci di chi abbiamo in squadra e viaggerà con noi.
Però non aspettatevi i classici giochi di ruolo dove se uno muore lo riporti in vita, no, qui la morte è la morte! Tutti possono morire, anche i personaggi principali e tutto ciò avrà una ripercussione sull'intera storia.

Ferite, bruciature, stanchezza, fame: queste sono solo alcune cose che dovremmo tener d'occhio durante ogni singola fase di gioco.

Ma la trama qual è? Semplicissimo.
Nostro padre che era a capo del clan è morto, noi prendiamo il suo posto e si parte a razziare l'Inghilterra in cerca di fortuna e di scoprire di più sull'ultimo viaggio del nostro defunto genitore.
Ma non preoccupatevi, questa trama lineare fa solo da sfondo a tutto il contesto che si crea.

Ogni scelta comporta un gameplay diverso.



Ed una delle cose belle è che non è un fantasy. Non troveremo giganti, fate od elfi. Sentiremo le storie dei giganti, ma non gli vedremo. Il tutto è il più realistico possibile e, come sappiamo bene, le leggende venivano narrate.

Combattimento a turni, fasi rpg per la crescita di ogni personaggio, protagonista totalmente creato da noi, le abilità scelte che influiranno sull'andamento della nostra campagna.
E poi ancora: musiche fantastiche, scelte etiche e difficili da prendere, ambientazioni abbastanza ampie e suggestive.
Una cosa contro però è da dire: i caricamenti. Troppo lunghi.


Insomma è un gioco che consiglio vivamente a chi ha voglia di intraprendere un viaggio abbastanza difficoltoso con atmosfere decisamente storiche e nordiche.
Appena lo porterò a termine farò una recensione più approfondita ma, per chi lo volesse provare, potrete acquistarlo a questo link con il 77% di sconto: EXPEDITIONS VIKING



giovedì 9 agosto 2018

VALKNUT -significato & storia-



In questo articolo andremo a scoprire insieme la storia ed il significato del simbolo Valknut, antico emblema della cultura norrena.
Prima di iniziare dobbiamo capire cosa significa la parola valknut. Essa deriva dalla lingua norrena dove valr, significa "guerrieri uccisi" e knut, significa "nodo"
Questo simbolo viene ritrovato solamente nelle pietre o nelle navi funerarie, poiché è legato al culto dei caduti in battaglia. Infatti vicino a questo simbolo spesso troviamo anche la figura di Odino.
Purtroppo però, come nella maggior parte dei casi relativi alla cultura norrena, non abbiamo un significato vero e proprio.
Le interpretazioni di questo simbolo variano ed ora vi citerò quelle che più ritengo plausibili.
i tre triangoli del Valknut rappresenterebbero il numero 3 moltiplicato 3 volte, dando origine al 9. Nove era un numero speciale per gli antichi norreni, perché nove erano i mondi che si sviluppavano attorno alle fronde e alle radici di Yggdrasil, l’albero del mondo (nel video approfondisco questo aspetto). 



Un altra interpretazione sostenuta anche dagli studi della storica H.R. Ellis Davidson (autrice di Gods and Myths of Northern Europe ) che riteneva che “Odino ha il potere di soggiogare la mente, così da rendere inermi in battaglia, oppure fa incantesimi utili a far vincere la paura e donare la furia del berserkir o l’ispirazione poetica” vede il Valknut come un simbolo dal potere tale di far raggiungere uno stato di coscienza tale da permettere di vedere attraverso le fila del destino stesso, intessuto dalle Norne (fanciulle ai piedi dell Yggdrasil). Riuscendo addirittura a modificare il proprio destino.
Purtroppo per noi, non abbiamo una certezza sul significato come ho già detto. Si deduce però che il Valknut servisse comunque da tramite tra la vita e la morte, ma anche queste sono teorie che vanno prese con le pinze.